FAQ

Chi è l’esperto di radioprotezione?

L’esperto di radioprotezione è un professionista che opera nell’ambito della legislazione in materia di radioprotezione, di salute e sicurezza sul lavoro, che per conto del datore di lavoro, ha l’incarico di svolgere la sorveglianza fisica della protezione dei lavoratori e della popolazione esposti al rischio da radiazioni ionizzanti.
L’esperto di radioprotezione è in possesso dell’addestramento, della formazione e delle cognizioni necessarie la cui qualifica è riconosciuta dall’Autorità competente in accordo al D.Lgs. 101/20 e s.m.i..

Acquistare una Macchina RX o una Sorgente Radioattiva, che fare?

Prima di acquistare una macchina RX o una sorgente radioattiva, è indispensabile contattare l’esperto di radioprotezione.
Il Datore di Lavoro (DDL) di una pratica con sorgenti di radiazioni ionizzanti si avvale dell’esperto di radioprotezione per tutti i servizi e gli adempimenti in materia di radioprotezione, in accordo a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e dal D.Lgs. 101/20  e s.m.i..
Ad esempio il DDL, prima dell’inizio dell’attività con uso di radiazioni ionizzanti, deve acquisire dall’esperto di radioprotezione, la relazione di Valutazione dei Rischi che costituisce il documento di cui all’Art. 28, comma 2, lettera a) del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. per gli aspetti concernenti il rischio da radiazioni ionizzanti.

Cosa è la dose da radiazioni ionizzanti?

La Dose assorbita (D) è l’energia media ceduta dalle radiazioni ionizzanti alla massa di materia (energia/unità di massa). L’unità di dose assorbita è il Gray: 1Gy = 1J/1Kg. Tale grandezza è misurabile ma non completamente idonea per stimare gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti. Per valutare tale effetti viene introdotta in radioprotezione la Dose Equivalente H che rappresenta la dose assorbita (D) nel particolare tessuto o organo (t) dovuto alla radiazione (r). Per tenere conto del tipo di tessuti o organi del corpo interessati dalle radiazioni, viene valutata la Dose Efficace E, che rappresenta la somma delle dosi equivalenti H ponderate, tramite opportuni fattori, nei tessuti e organi del corpo. L’unità di dose equivalente e di dose efficace è il Sivert (Sv). Nel caso di raggi x, 1Sv = 1Gy (Maggiori informazioni)

Come ci si protegge dalle radiazioni ionizzanti?

Il rischio di dose dipende direttamente dalla durata delle esposizioni e dall’intensità delle radiazioni ionizzanti che investe l’individuo e in maniera inversa dal quadrato della distanza che si frappone fra il soggetto e la sorgente di radiazioni. La dose è poi funzione dell’attenuazione prodotta dalle barriere materiali frapposte fra la sorgente e la persona esposta.

La lavoratrice in gravidanza può continuare a lavorare con sorgenti di radiazioni ionizzanti?

È fatto obbligo alla lavoratrice di notificare al datore di lavoro il proprio stato di gestazione, non appena accertato.
La donna, durante la gravidanza, non può svolgere attività in zone classificate o, comunque, essere adibita ad attività che potrebbero esporre il nascituro ad una dose che ecceda 1 mSv durante il periodo della gravidanza.
È altresì vietato adibire la donna che allatta ad attività comportanti un rischio di contaminazione.

In cosa consistono i controlli di radioprotezione della macchina RX?

Alcuni dei controlli di radioprotezione che l’esperto di radioprotezione esegue sull’apparecchio RX, così come previsto dal Legislatore, sono:

  • La verifica del corretto funzionamento degli interblocchi e dell’interruttore d’emergenza
  • La verifica del corretto funzionamento del sistema di segnalazione luminoso
  • La verifica della corretta segnalazione della sorgente RX e delle eventuali zone classificate
  • La misura dei livelli di radiazione a distanze prefissate dall’apparecchio RX
  • La predisposizione delle norme interne di radioprotezione affisse nei pressi della macchina RX.

Al superamento dei controlli, l’esperto di radioprotezione rilascia il benestare all’uso ai sensi e per le finalità di cui al D.Lgs 101/20 e s.m.i..

In cosa consistono i controlli di radioprotezione delle sorgenti radioattive?

Alcuni dei controlli di radioprotezione che l’esperto di radioprotezione esegue sulle sorgenti radioattive, così come previsto dal Legislatore, sono

  • Per le sorgenti sigillate, la verifica della tenuta dell’involucro della sorgente
  • Il controllo di contaminazione degli ambienti e/o attrezzi impiegati con sorgenti radioattive
  • La verifica della corretta segnalazione della sorgente radioattiva e delle eventuali zone classificate
  • La misura dei livelli di radiazione a distanze prefissate dalla sorgente (se di tipo gamma)
  • La verifica della corretta gestione degli eventuali rifiuti radioattivi
  • La predisposizione delle norme interne di radioprotezione affisse nei pressi della sorgente radioattiva.

Al superamento dei controlli, l’esperto di radioprotezione rilascia il benestare all’uso ai sensi e per le finalità di cui al D.Lgs. 101/20 e s.m.i..

Radon: cos’è, da dove proviene, quali sono i suoi effetti, come penetra negli edifici, qual è la normativa di riferimento?

Il radon è un gas nobile che si forma durante la disintegrazione del radio, a sua volta prodotto dal decadimento dell’uranio. Dato che l’uranio è presente, con concentrazioni variabili, dappertutto nella crosta terrestre, anche il radon è praticamente presente ovunque nel terreno.
Il radon è radioattivo, ovvero i suoi atomi si disintegrano (decade con un periodo di dimezzamento di circa 4 giorni) fornendo una serie di “figli” anch’essi radioattivi: il polonio, il piombo e il bismuto. Tali discendenti, poiché solidi, aderiscono al pulviscolo presente in aria.
Gli atomi di radon non si legano a altri atomi, escono dal terreno e passano all’aria che respiriamo.
Essendo gas, il radon inalato viene esalato, mentre i suoi “figli” (il reale fattore di rischio), costituendo un aerosol radioattivo, aderiscono alla parete bronchiale esponendo a radiazioni alfa il tessuto polmonare danneggiandolo.
Dopo il fumo da tabacco, il radon è al secondo posto come causa di tumore polmonare.
il radon è invisibile, inodore, insapore, non velenoso, né combustibile, né esplosivo.
Prodotto dalle rocce o dai suoli, emerge in superficie trasportato dalle acque o dai gas del sottosuolo. In aria aperta si diluisce rapidamente e perciò innocuo, mentre negli ambienti chiusi si accumula e rappresenta un “inquilino” pericoloso. Responsabile principale per il trasporto del radon dal terreno all’interno delle abitazioni è il cosiddetto «effetto camino»: l’aria calda che risale nella casa produce nei piani inferiori una debole depressione provocando in questo modo un’aspirazione.
Una seconda sorgente di radon sono i materiali da costruzione che solitamente sono secondari rispetto alla sorgente suolo.
Inoltre il radon può sciogliersi nell’acqua e arrivare all’interno delle abitazioni con l’acqua potabile.
La propagazione del gas radon nel terreno e la sua penetrazione negli edifici avviene in base a dinamiche estremamente complesse: edifici adiacenti costruiti in modo identico possono presentare concentrazioni di radon totalmente diverse. Solo una misurazione fornisce dati sicuri. Il radon in aria viene misurato in Bq/m³ (1 Bq/m³ = 1 decadimento al secondo per metro cubo).

I livelli massimi di concentrazione media annua di attività di radon in aria per le abitazioni e i luoghi di lavoro, sono:

a) 300 Bq/m3 per le abitazioni e per i luoghi di lavoro;
b) 200 Bq Bq/m3 per le abitazioni costruite dal 2025;

Cos’è il decommissioning di impianti nucleari e il ruolo dell’esperto qualificato e del servizio radioprotezione?

Il decommissioning è lo smantellamento di impianti nucleari al fine di riportare il sito dell’istallazione alla condizione di prato verde. L’esperto di radioprotezione esegue le valutazioni di dose ai lavoratori e alla popolazione nelle varie fasi dello smantellamento. Le valutazioni dei rischi radiologici considerano sia le condizioni di normale attività, sia le situazioni incidentali.
Il servizio di radioprotezione agisce in accordo alle direttive e sotto la responsabilità dell’esperto di radioprotezione. Ha il compito di eseguire le misure di contaminazione superficiale, contaminazione in aria, contaminazione nelle acque e misura di radiazioni a diverse distanze dai componenti dell’impianto contaminati.